giovedì 25 ottobre 2007

Di che piacere sei?



Navigando in internet mi sono imbattuto in questo simpatico test, che consiglio caldamente a tutti. Rispondendo alle domande che seguono, riconoscerai qual è il tipo di approccio con cui vai incontro alla vita e da lì individuerai a “quale piacere” sei per carattere più inclinato: Clicca qui...

N.B.
Questo è il mio risultato:

DA SOLI CHE PIACERE E’?
Amici e colleghi ti invidiano disciplina e auto-controllo, qualità indispensabili per gestire e conciliare con lucidità i diversi aspetti della tua vita. Chi pensa però che tu sia un efficientista votato al dovere, sbaglia: il rigore con cui rispetti la tua tabella di marcia non è originata da un eccesso di zelo, bensì risponde al bisogno di ordine che permea la tua vita, destinando spazi specifici ad ogni cosa. Nel tuo stile di vita super-organizzato è prevista anche un’area per il piacere, cui ti concedi senza risparmio a tempo debito, attento però a non sforare. Cosa che non sempre riesci a evitare se sei fumatore: per il tuo modo un po’ “automatico “ di vivere, rischi infatti una buona percentuale di sigarette inutili, accese in modo meccanico e senza provarne una reale necessità . Per la stesa ragione corri il pericolo di costringere i momenti di svago in rituali stereotipati, impermeabili alla fantasia o ai desideri del momento: dall’uscita obbligata del sabato sera, alle due ore settimanali in palestra, a vacanze organizzate per evitare sgradite sorprese. Ti potrà essere utile per svincolarti da un assetto esistenziale perfetto come un orologio, ma altrettanto prevedibile, ripeterti di tanto in tanto: “Di solito faccio questo, ma adesso posso decidere di non farlo e non lo faccio”. E’ un modo sicuro per creare uno spazio vuoto tra un’abitudine e l’altra (compresa quella di fumare), cosicché il piacere vi si possa infilare, sorprendendoti …con effetti speciali!

venerdì 19 ottobre 2007

La legge che distruggerà i blogger, RIBELLIAMOCI!!



Dopo aver letto questo articolo, su suggerimento di Grillo, ho deciso di inviare una bella lettera al Carissimo Ricardo Levi l'uomo che distruggerà i blogger italiani:

Spett. Ricardo Franco Levi,
mi piange il cuore continuare ad apprendere che il governo che ho votato e appoggiato distrugga i miei ideali, mi sa che fra un po' però sarò io a distruggere la tessera del partito.
Sono un ragazzo di 21 anni, un cosiddetto BAMBOCCIONE, e come tante altre persone amanti del web posseggo un Blog dove scrivo i miei pensieri su vari temi d'attualità, la mia unica forma di sfogo globale.
Non riesco a capire perché il mio partito debba impedirmi di divulgare i miei pensieri al resto del mondo con un disegno di legge che letto e riletto sembra che voglia opprimere a tutti gli effetti il libero pensiero via web.
Ecco questo è il mio Blog: www.alternativo2.blogspot.com, mi dica lei se c'è bisogno di così tanta burocrazia per un semplice Blog di un semplice Bamboccione.
Cordialmente
un bambioccione deluso

venerdì 5 ottobre 2007

Mi spiace dirlo ma Michael Moore non ce l'ha fatta



Avete visto Sicko l’ultimo documentario di Michael Moore che denuncia la pessima sanità statunitense?
Raccapricciante, uomini che con ago e filo ricuciono le loro ferite, gente che si taglia due dita e deve scegliere quale riattaccare perché non ha abbastanza soldi per ambedue.
Questi sono solo due episodi che racconta Moore nel suo documentario, forse i due meno cruenti dovreste vedere gli altri…
Moore è stato bene attento a non parlare solo di persone che non hanno l’assicurazione medica, anzi, ha parlato soprattutto delle persone che la copertura ce l’hanno e che si sono visti negare dall’assicurazione, grazie a vari cavilli, i soldi per le cure mediche.
Dopo aver visto questo documentario mi sono reso conto di quanto sono fortunato d'essere nato in Italia dove la mia VITA non è in mano a privati.

Detto ciò, spero vivamente che Bush non abbia visto il documentario.
Perché se l’avesse visto per poi non approvare una legge (Leggi qui) che assicurava cure mediche gratuite a più di 3,8 milioni di bambini…
Bé è meglio che non commenti se no uscirebbero solo parolacce.

giovedì 4 ottobre 2007

L'ennesima censura sta per compiersi! Salviamo Sportstreaming


Nel mio navigare quotidiano per le vie del web mi sono imbattuto in questo articolo: Tutte le partite di calcio di Serie A e Champions, gratis su internet.
Incuriosito da questo Sportstreaming, sito che riesce a trasmettere gratuitamente lo sport che normalmente è a pagamento, ho iniziato a testarlo per vedere la sua efficienza.
Si lo so non è una novità un sito che riesce a trasmettere le partite a pagamento, ma sportstreaming ragiona in un modo leggermente diverso, perché semplicemente segnala degli indirizzi che per mezzo di programmi gratuiti ti fanno vedere le partite, una specie di p2p.
Grazie ha questo metodo e a questi programmi non si passa più da server situati in Italia, ma le partite si guardano direttamente dai paesi che le trasmettono.
In poche parole non si commette un illecito!

Ma…
Scrivo al proprietario del sito per segnalare un piccolo errore di linkaggio:

Prima di tutto ti faccio i complimenti per il servizio augurandogli una lunga vita :-).
Ti scrivo, però, per segnalarti un piccolo errore nel link del download di Tv Ants: http://http//download2.tvants.com/pub/tvants/tvants1/win32/bin/TvantsSetup.EXE
c'è un http// in più, naturalmente una volta cliccato da errore.
Un saluto

Ed ecco la sua triste risposta:

Ti ringrazio per avermi fatto notare l'errore...purtroppo però ho paura che in futuro avrò problemi più difficili da risolvere, infatti la sentenza presente su http://www.ictlex.net/index.php/2006/06/03/trib-milano-sez-spec-pii-ord-3-giugno-2006/ non mi piace per niente....
grazie ancora
Coclotis

Subito ho consigliato a Coclotis di rivolgersi a Beppe Grillo che come ha fatto con un ragazzo bergamasco gli ha dato supporto legale contro i potentissimi avvocati di Sky.

E soprattutto ho dato il mio piccolo contributo scrivendo questo post, che spero caldamente venga ripreso da altri blogger, per sensibilizzare l'argomento e far emergere l'ennesima piaga fatta censura del Web.