martedì 29 aprile 2008

I 'minatori urbani' giapponesi cercano l'oro nei telefonini


Più che la salvaguardia dell'ambiente, per molte aziende il riciclo dei telefonini cellulari si sta rivelando una vera e propria miniera non soltanto d'oro, ma anche di altri metalli come l'argento e il rame.

La nuova tendenza prende il nome di 'urban mining' e consiste nel cercare i metalli preziosi nei prodotti elettronici dismessi, il materiale recuperato viene poi fuso e rivenduto sotto forma di lingotti a gioiellieri o aziende specializzate. Se da una tonnellata di minerali grezzi si ottengono mediamente solo 5 grammi di oro, da una tonnellata di telefonini se ne arrivano a ricavare 150 grammi o più, ma anche 100 kg di rame e 3 kg di argento.

Presso la società giapponese Eco-Systems gli scarti elettronici e industriali sono inizialmente smontati a mano, poi immersi in solventi chimici per eliminare i materiali non utilizzabili. Eco-System produce in media circa 200-300 kg di lingotti d'oro al mese, per un valore che oscilla tra i 5.9 e gli 8.8 milioni di euro, l'equivalente di una piccola miniera d'oro.

venerdì 18 aprile 2008

Echoco: un motore di ricerca ecologico


Ogni mille ricerche su Echoco vengono piantati due alberi

Ecocho è il primo motore di ricerca online a zero emissioni. Si tratta insomma di un progetto ecologico, poiché ogni mille ricerche sulla sua piattaforma vengono piantati due alberi. «Ogni 1000 ricerche eseguite dagli utenti su Ecocho, controbilanceremo, contrasteremo o contribuiremo ad annullare una tonnellata di gas serra. Ci riusciamo sponsorizzando due alberi attraverso la pubblicità sul sito», si legge sul sito ufficiale.
L'obiettivo quindi è quello di trasformare un po' di traffico online in un mezzo per rinfoltire il globo e diminuire la quantità di gas serra. Inoltre, sebbene l'iniziativa sia partita in Australia, sono in via di implementazione le versioni nazionali.
Il sito italiano di Ecocho, al momento, fa un redirect alla versione australiana perché pare che il progetto abbia avuto un tale successo da saturare istantaneamente il sistema. In pratica la genialità dell'iniziativa è legata al fatto che si possono continuare ad effettuare le ricerche su Yahoo e Google. Insomma, all'utente non costa nulla: si continua a disporre delle classiche performance di ricerca e contemporaneamente si fa qualcosa per l'ambiente.

Fonte: Apogeonline