Più che la salvaguardia dell'ambiente, per molte aziende il riciclo dei telefonini cellulari si sta rivelando una vera e propria miniera non soltanto d'oro, ma anche di altri metalli come l'argento e il rame.
La nuova tendenza prende il nome di 'urban mining' e consiste nel cercare i metalli preziosi nei prodotti elettronici dismessi, il materiale recuperato viene poi fuso e rivenduto sotto forma di lingotti a gioiellieri o aziende specializzate. Se da una tonnellata di minerali grezzi si ottengono mediamente solo 5 grammi di oro, da una tonnellata di telefonini se ne arrivano a ricavare 150 grammi o più, ma anche 100 kg di rame e 3 kg di argento.
Presso la società giapponese Eco-Systems gli scarti elettronici e industriali sono inizialmente smontati a mano, poi immersi in solventi chimici per eliminare i materiali non utilizzabili. Eco-System produce in media circa 200-300 kg di lingotti d'oro al mese, per un valore che oscilla tra i 5.9 e gli 8.8 milioni di euro, l'equivalente di una piccola miniera d'oro.
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