giovedì 14 giugno 2007

Tintoria smarrisce pantaloni, giudice chiede 54 mln di dollari


Lo ha fatto per il bene di tutti i cittadini di Washington e per stigmatizzare la scarsa efficienza delle attività commerciali nella capitale statunitense. Per questo nobile scopo, o solo per portare a casa una notevole quantità di denaro, il giudice Roy Pearson ha fatto causa per 54 milioni di dollari a un sudcoreano titolare di una tintoria e colpevole di avere smarrito un paio di pantaloni di Pearson due anni fa.
Person ha ridimensionato l'entità dei danni chiesti a Custom Cleaners, passando da 65 milioni di dollari agli attuali 54. Il giudice aveva ipotizzato il massimo della pena prevista per questo genere di violazione della legge, che ammonta a 1.500 dollari per infrazione al giorno per ogni persona coinvolta.
La nuova richiesta esclude i danni per lo smarrimento dei pantaloni e si concentra sul fatto che nel negozio appaiono cartelli giudicati ingannevoli per la clientela poiché riportano frasi come "consegne nell'arco della stessa giornata" e "soddisfazione garantita".
I legali che rappresentano il titolare della tintoria hanno tracciato un ritratto del giudice tutt'altro che lusinghiero, definendolo un uomo con problemi finanziari, appena uscito dalle pratiche di divorzio e determinato a scaricare la propria rabbia su una persona che lavora duramente. "E' un caso molto semplice, riguarda un cartello e la curiosa interpretazione che quest'uomo ha dato dello stesso", ha detto l'avvocato Chris Manning, che ha a sua volta chiesto il rimborso delle spese legali se i suoi assistiti vinceranno la causa.

Nessun commento: