venerdì 4 luglio 2008

Alghe e cavallette sulle Olimpiadi cinesi

da ecoblog di Marina



Non si può parlare ancora delle sette piaghe di biblica memoria, ma la Cina con gli ultimi disastri subìti ci si sta avvicinando parecchio. Prima il terremoto nel Sichuan, poi le inondazioni e da qualche ora alghe e cavallette. Fenomeni che riflettono un mutamento ambientale e climatico di vasta portata e che a causa della siccità di queste ore ha portato il lago Tai al di sotto del livello di guardia. Il risultato è che le alghe hanno iniziato ad infestare le acque peraltro potabili del lago e al Wal-Mart della zona è stato chiesto di razionare l’acqua confezionata: non più di 24 bottiglie a testa.
Ad essere infestata dalla alghe è anche la Baia di Quingdao, città scelta come sede per le gare di vela che circa 4000 persone stanno ancora ripulendo dalle circa 150 mila tonnellate di alghe.
Secondo alcuni funzionari cinesi e alcuni esperti la colpa della eccessiva proliferazione delle alghe è dovuta ad una combinazione di fattori tra cui le acque e dai venti più caldi. Hanno notato giapponesi e coreani che le alghe non sono nocive e che addirittura si potrebbero mangiare.
Secondo Fei Xiugang, esperto di alghe queste assorbono biossido di carbonio aiutando a pulire l’acqua, Mentre per Liqing Wang, professore di biologia marina alla Shanghai Ocean University, ha detto che l’eccessiva presenza di alghe potrebbe essere dovuta all’inquinamento delle acque troppo cariche di nutrienti.
E difatti la costa orientale cinese è una delle aree più industrializzate del paese. Mentre per controllare la piaga a nord delle locuste sono stati chiamati circa 33mila addetti all’uccisione degli insetti, per evitare che scendano più a sud verso Pechino e che hanno già divorato 3,2 milioni di ettari di pascoli.
Le cavallette che si sono moltiplicate a causa del caldo saranno combattute, fa sapere il Governo cinese, anche con circa 200 tonnellate di antiparassitari, 100000 irroratrici e quattro aerei.
Via AP, LA Times

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