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C'è stato un periodo dello sviluppo di Internet in cui sembrava che tutto stesse andando nella direzione dei mondi virtuali. Il successo iniziale di Second Life aveva fatto ben sperare. Purtroppo, questo successo non si è concretizzato. Eppure sono ancora molti gli esperti che credono ancora in progetti come Second Life e simili.
Il problema principale di queste realtà, è che ancora non è stato trovato un modo per monetizzare i guadagni. Per questo molte società, che inizialmente avevano investito capitali, stanno fuggendo dai mondi virtuali.
Secondo gli esperti i mondi virtuali stanno entrando in una seconda fase: un esempio di questo sviluppo è rappresentato da alcune imprese, come IBM, che stanno aprendo le loro isole private ai clienti. Secondo David Naylor, le imprese sono sempre più interessante alla tecnologia dei mondi virtuali e ai possibili usi commerciali.
Innanzi tutto le aziende si stanno adattando per organizzare le riunioni sui mondi virtuali, ed abbattere così i costi delle riunioni dal vivo. Inoltre numerosi sono le collaborazioni riguardanti i progetti di ricerca e studio. Infine, le imprese stanno cercando di risollevare quella che può essere considerata l'anima di questi mondi virtuali: il commercio, ovvero le isole, le sedi dove il pubblico può interagire con il mercato.
Ovviamente gli esperti sono concordi sul fatto che, ciò che allontana ancora gli utenti da queste realtà virtuali, è l'interfaccia, ancora troppo difficile da usare, e l'elevata richiesta hardware e di banda che i client richiedono. Praticamente si tratta di problemi simili a quelli che il Web incontrò ai suoi albori, all'inizio degli anni '90.
Certo, i mondi virtuali non se la passano certo bene, ma sono ancora in molti a credere nella possibilità che un giorno Internet diventerà completamente 3D.
Via | Silicon.com
Foto | Flickr
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